Lounge Chair & Ottoman, VITRA

1956. Progettata da Charles e Ray Eames per Vitra.

La Lounge Chair e Ottomana noti anche come Eames Lounge (670) e Ottomana (671), sono state progettate dai fratelli Eames e realizzate originariamente dalla Herman Miller; sono considerati tra i più significativi mobili progettati nel 20° secolo tanto da essere parte della collezione permanente del Museo  d’Arte Moderna di New York MOMA. La prima poltrona e pouf, realizzata nel 1956, erano un regalo di compleanno per l’amico Billy Wilder, il pluripremiato regista. Lounge Chair & Ottoman sono ormai un classico nella storia del mobile moderno. Non solo una poltrona, ma un pezzo di cultura americana, incarna alla perfezione l’immagine di fiducioso ottimismo degli American Fifty. Vera e propria icona di stile, combina in maniera ideale raffinato design, massimo comfort e alta qualità di materiali e lavorazioni. Ispirato alla tradizionale sedia da club inglese, l’aspetto originale della Lounge Chair è definito da imbottiture di pelle nera abbinate a una scocca in legno scuro, su base a stella realizzata in alluminio. Nel rispetto del design più autentico degli Eames, è ora disponibile una versione che consente il massimo comfort per le persone alte, leggermente ritoccata nelle misure, e una sofisticata edizione White in pelle bianca, alluminio lucido e radica di noce, che si inserisce armoniosamente negli interni più chiari delle case contemporanee. La versione con scocca Noce pigmentato bianco ha finitura di base in alluminio lucido; La versione con scocca in Frassino nero ha finitura di base in colore nero verniciato a polvere. Oltre allo stile, è molto confortevole. Ogni poltrona e pouf realizzati, hanno ricevuto una meticolosa attenzione artigianale. L’impiallacciatura  e la morbida pelle suggeriscono un lusso antico tradotto in forme moderne, stabilendo uno standard duraturo per comodità ed eleganza. Nella prima sedia in compensato Eames Lounge Chair Wood (LCW) gli Eames avevano  fatto uso di una rondella di gomma incollata allo schienale della sedia e avvitato al supporto lombare. Queste rondelle, chiamato ‘shock mount’, permettono allo schienale di flettere leggermente. Questa tecnologia è stata portata allo schienale della sedia 670 Lounge. Lo schienale e il poggiatesta sono avvitati tra loro da una coppia di supporti in alluminio. Questa unità è sospesa sul sedile attraverso due punti di connessione nei braccioli. I braccioli sono avvitati sul lato interno del rivestimento dello schienale, e permettono allo schienale e al poggiatesta di flettersi quando la sedia è in uso.Altri usi creativi di materiali riguardano i cuscini di seduta che sono cuciti con una chiusura lampo intorno al bordo esterno che li unisce ad una protezione in plastica rigida. Il supporto affisso ai gusci di compensato con una serie di clip nascoste e anelli. La sede della sedia girevole è una base in alluminio pressofuso. La sedia è composta da tre gusci multistrato curvati. Nella produzione moderna i gusci sono costituiti da sette strati sottili di impiallacciatura di legno incollati tra loro da calore e pressione.

 


 

 CHARLES & RAY EAMES

 

Amavano il loro lavoro, che era una combinazione di arte e scienza, design e architettura, processo e prodotto, stile e funzione. “I dettagli non sono dettagli”, diceva Charles Eames. “Creano il prodotto”. Risolutore di problemi che incoraggiava la sperimentazione tra il suo staff, Charles Eames una volta disse che il suo sogno era “vedere le persone lavorare a progetti inutili, poiché è da questi che germogliano nuove idee”. Le loro idee si sono evolute nel corso del tempo, non nello spazio di una notte. Come Charles Eames notò in merito allo sviluppo delle sedie in compensato modellato: “Sì, è stato un guizzo di genio. Un guizzo durato 30 anni”. Con loro due, una cosa sembrava sempre condurre a un’altra. Il loro lavoro rivoluzionario con il compensato modellato ha portato all’innovativo lavoro delle sedute in fibra di vetro modellata. Un concorso di una rivista portò alla loro casa estremamente innovativa “Case Study”. L’amore per la fotografia li condusse alla filmografia, compresa una straordinaria presentazione su sette schermi all’esposizione mondiale di Mosca nel 1959, in una cupola progettata dal loro amico e collega Buckminster Fuller. Un critico di design, una volta, ha detto che questa coppia straordinaria “voleva semplicemente rendere il mondo un posto migliore”. Ci sono riusciti. Lo hanno anche reso molto più interessante.