La Chaise, VITRA

1948. Progettata da Charles & Ray Eames.

Un capolavoro all’interno della produzione di matrice organica della coppia Charles e Ray Eames. Ideata dai due designer americani nel 1948, in occasione di una competizione indetta dal MoMa di New York ispirandosi al bronzo Floating Figure dello scultore Gaston Lachaise. Sfruttando tutta la potenzialità espressiva della fibra di vetro curvata a caldo. La Chaise, chiamata così in omaggio all’artista francese, è una poltrona di incredibile eleganza e modernità. Bianca, scultorea e estremamente plastica, permette di assumere differenti posizioni di seduta e di appoggio per la schiena. Realizzata assemblando due scocche in fibra di vetro, si presenta con grande leggerezza grazie agli esili supporti metallici montati sulla base di legno. Nel catalogo Vitra, è in produzione dal 1991.

MATERIALI

Scocca: poliuretano laccato bianco.

Basamento: tubolare d‘acciaio cromato.

Basamento a croce: rovere massello naturale, finitura protettiva laccata naturale.

 


CONOSCIAMO CHARLES & RAY EAMES

Amavano il loro lavoro, che era una combinazione di arte e scienza, design e architettura, processo e prodotto, stile e funzione. “I dettagli non sono dettagli”, diceva Charles Eames. “Creano il prodotto”. Risolutore di problemi che incoraggiava la sperimentazione tra il suo staff, Charles Eames una volta disse che il suo sogno era “vedere le persone lavorare a progetti inutili, poiché è da questi che germogliano nuove idee”. Le loro idee si sono evolute nel corso del tempo, non nello spazio di una notte. Come Charles Eames notò in merito allo sviluppo delle sedie in compensato modellato: “Sì, è stato un guizzo di genio. Un guizzo durato 30 anni”. Con loro due, una cosa sembrava sempre condurre a un’altra. Il loro lavoro rivoluzionario con il compensato modellato ha portato all’innovativo lavoro delle sedute in fibra di vetro modellata. Un concorso di una rivista portò alla loro casa estremamente innovativa “Case Study”. L’amore per la fotografia li condusse alla filmografia, compresa una straordinaria presentazione su sette schermi all’esposizione mondiale di Mosca nel 1959, in una cupola progettata dal loro amico e collega Buckminster Fuller. Un critico di design, una volta, ha detto che questa coppia straordinaria “voleva semplicemente rendere il mondo un posto migliore”. Ci sono riusciti. Lo hanno anche reso molto più interessante.