Eames Plastic Chair RAR, VITRA

1950. Progettata da Charles e Ray Eames.

La sedia RAR fa parte della serie Eames Plastic Armchair prodotte e distribuite da Vitra, di cui fanno parte anche i vari modelli DAW, DAR, DAX, DAL e PACC, ognuna caratterizzata da una sua particolarità nel basamento e nell’imbottitura. Il nome, RAR, non è altro che l’acronimo che fa riferimento alla caratteristiche della sedia: RAR = Rocking Armchair Rod Base; basamento in filo d‘acciaio cromato con montanti incrociati, pattini in acero massello, finitura tinta e verniciata. Il concetto alla base di questa  leggendaria sedia in plastica nacque nel 1948 in occasione del concorso “Low-Cost Forniture Design”, organizzato dal Museum of Moderm Art.  A quell’epoca l’utilizzo della fibra di vetro e modellazione organica rivoluzionò la fabbricazione dei mobili, portando nel 1951 alla nascita della prima sedia di plastica al mondo prodotta in serie, grazie anche alla collaborazione con Zenith Plastics. Il caratteristico sedile di forma organica, prima in plastica rinforzata con fibra di vetro e ora in polipropilene, è stato nel tempo combinato con più tipologie di basi differenti, come appunto la rocker RAR, e prodotto da Vitra in milioni di esemplari. Sedia confortevole e accogliente, la Plastic Chair versione a dondolo presenta una base a quattro zampe di esile metallo controventato che poggia su due bilancieri di legno, trattati con vernice trasparente. Accanto alle classiche versioni in bianco e nero, la scocca monopezzo è disponibile dal 2009 in nuovi accattivanti colori e trattata con degli additivi speciali per rallentare il processo di scoloritura dovuto ai raggi UV. Questa famiglia di prodotti, rimane tutt’ora un modello di riferimento per innumerevoli moderne sedie di design.

CURIOSITA’

Originariamente realizzate con vetroresina ne fu interrotta la produzione nel 1993 per motivi ecologici,  perchè la fibra di vetro non poteva essere riciclata, ora queste sedie usufruiscono dei vantaggi del polipropilene più eco-friendly.

 


CHARLES & RAY EAMES

Amavano il loro lavoro, che era una combinazione di arte e scienza, design e architettura, processo e prodotto, stile e funzione. “I dettagli non sono dettagli”, diceva Charles Eames. “Creano il prodotto”. Risolutore di problemi che incoraggiava la sperimentazione tra il suo staff, Charles Eames una volta disse che il suo sogno era “vedere le persone lavorare a progetti inutili, poiché è da questi che germogliano nuove idee”. Le loro idee si sono evolute nel corso del tempo, non nello spazio di una notte. Come Charles Eames notò in merito allo sviluppo delle sedie in compensato modellato: “Sì, è stato un guizzo di genio. Un guizzo durato 30 anni”. Con loro due, una cosa sembrava sempre condurre a un’altra. Il loro lavoro rivoluzionario con il compensato modellato ha portato all’innovativo lavoro delle sedute in fibra di vetro modellata. Un concorso di una rivista portò alla loro casa estremamente innovativa “Case Study”. L’amore per la fotografia li condusse alla filmografia, compresa una straordinaria presentazione su sette schermi all’esposizione mondiale di Mosca nel 1959, in una cupola progettata dal loro amico e collega Buckminster Fuller. Un critico di design, una volta, ha detto che questa coppia straordinaria “voleva semplicemente rendere il mondo un posto migliore”. Ci sono riusciti. Lo hanno anche reso molto più interessante.