Taccia, FLOS

1958. Achille & Pier Giacomo Castiglioni. Messa in produzione da Flos nel 1962.

Lampada da tavolo – scrittoio , il  tema principale affrontato durante la sua progettazione: come evitare il surriscaldamento dei componenti. La base è costituita da un cilindro in metallo  cromato forato all’estremità, essa contiene la sorgente luminosa ed è rivestita da un anello con superficie sagomata laccata con vernice anti – termica; l’intercapedine che si viene a formare favorisce il moto dell’aria per il raffreddamento, mentre l’anello alettato impedisce la fuoriuscita della luce  dalla base ed evita il contatto della mano con il cilindro caldo. In un intervista  del 1970 Achille Castiglioni dice:” La consideriamo la Mercedes delle lampade, il simbolo degli arrivati: forse perchè ha quella base che sembra una colonna; l’abbiamo fatta così non certo pensando al prestigio, ma per creare una superficie di raffreddamento”. Base e riflettore sono completamente indipendenti. Il riflettore è un disco convesso di alluminio laccato bianco, è sostenuto dal diffusore, una campana di vetro trasparente rovesciata che, semplicemente appoggiata sul cilindro di base, risulta facilmente orientabile, in grado di concentrare la luce sul piano del tavolo nella zona voluta.

“Con Taccia ho ho progettato una lampada a riflettore da tavolo, che non facesse ricorso a  a complicati congegni meccanici:  la semisfera in vetro  poggia, in modo assolutamente libero e facile da muovere, sulla base cilindrica alettata”.

Pensata nel 1958, questa lampada da tavolo a luce indiretta, viene messa a punto nel 1959, e illustrata nel marzo  dello stesso  anno all’Institute of Design dell’ Illinois e all’Institute of Technology di Chicago. La vendita di Taccia iniziò nel 1962.

 


 

ACHILLE CASTIGLIONI

È nato a Milano nel 1918. Già nel 1940 si dedica ai test di produzione industriale con i fratelli Livio (1911-1979) e Pier Giacomo (1913-1968). Dopo essersi laureato in architettura nel 1944, inizia la ricerca nel campo delle forme, delle tecniche e dei nuovi materiali, volta a sviluppare un processo di design integrale. Tra i fondatori dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale, è protagonista di numerose edizioni della Triennale di Milano, fino alla “Nuova Triennale” del 1979, dove è presente tra i dodici designer italiani della “Raccolta del Design”. Particolare rilievo acquista il ruolo svolto da Achille Castiglioni nella creazione di alcuni tra i più geniali oggetti del design moderno, progettati nelle più diverse tipologie e con successo di livello internazionale, insieme a innumerevoli allestimenti, da quelli per la stessa Triennale di Milano fino all’esposizione della collezione Zanotta al “Forum Design” di Linz nel 1980. Premio Compasso d’Oro 1955 (lampada Luminator), 1960 (sedia T 12 Palini), 1962 (macchina da caffè Pitagora), 1964 (spillatore per birra Spinamatic), 1967 (cuffia per traduzioni simultanee), 1979 (lampada Parentesi), 1979 (letto d’ospedale Omsa), 1984 (posate Dry).