Poltrona 3 pezzi, CASSINA

1959. Franco Albini in collaborazione con Franca Helg.

Struttura portante in tubolare d’acciaio, gommapiuma, rivestimento in tessuto o in pelle. Franco Albini, architetto dal 1929, sviluppa negli anni ‘40 la sua collaborazione con Cassina; nel 1952 disegna insieme a Franca Helg, sua assidua collaboratrice dal 1952, la poltrona Tre Pezzi, formulando una rilettura modernissima della classica bergère, di cui viene esplicitata la struttura formale, per l’azienda Carlo Poggi di Pavia. La poltrona si compone di tre elementi distinti – i “tre pezzi”, per l’appunto i tre elementi formali seduta, braccioli e schienale – sono esplicitamente distaccati e riproposti con forme essenziali di impronta geometrica di forte attualità, evidenziati dalla asciutta struttura in metallo,  mantenendo i requisiti di massimo comfort grazie anche agli imbottiti ampi e accoglienti. Il telaio deriva invece dalla ricerca che il duo Albini-Helg stava sviluppando in quegli anni sulla rilettura del tubo metallico ispirato ai ponteggi prefabbricati, facendone la struttura di sostegno di allestimenti (come nei progetti del Salone d’Onore della X Triennale, nel 1954, e del padiglione Olivetti per l’Expo Italia del 1961), di apparecchi d’illuminazione (le lampade serie AM-AS per Sirrah, 1968) o di altre sedute (come per le poltrone Consigliere e Assessore, disegnate per gli uffici comunali di Genova e realizzate da Poggi nel 1962). Una ricerca che trovò la sua applicazione più riconosciuta nel progetto per la Linea 1 della Metropolitana Milanese, 1964, il cui corrimano ripropone la stessa curvatura del tubolare presente nella Tre Pezzi, a riprova dell’ampiezza della visione di Albini. Nel 2008 Cassina ha inserito la Poltrona 3 Pezzi nella Collezione I Maestri, proponendo, oltre alla classica versione in tubolare nero, una variante in metallo cromato e, a seguire, una in tubolare bianco o rosso foderata in pelo di lana Mongolia. Ampia la scelta dei rivestimenti, in pelle o in tessuto di vari colori. Nel 2014, in occasione del 50° anniversario della Linea 1, è stata realizzata un’edizione limitata in panno nero con struttura in tubolare rosso.

 


FRANCO ALBINI

Como/Milano, 1905/1977
E’ una delle figure principali dello sviluppo del pensiero razionalista nell’ambito della produzione architettonica, dell’arredamento, dell’industrial design e dell’allestimento museale.
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1929, collaborando successivamente con lo studio di Ponti e Lancia. Fondamentale per lo sviluppo del suo pensiero anche la collaborazione con la redazione della rivista Casabella, che sancisce la sua definitiva conversione al razionalismo di cui diventa portavoce nel panorama culturale italiano. Apre nel 1931 il primo studio professionale a Milano iniziando ad occuparsi di edilizia popolare; tale ricerca continua anche nel dopoguerra in relazione alle opportunità offerte dalla ricostruzione, in collaborazione dal 1952 con Franca Helg.
Negli anni ’40, Albini sviluppa la sua collaborazione con Cassina, per la quale disegna alcune sedute che contengono in nuce gli stilemi della sua poetica, attività che prosegue negli anni successivi con altre aziende del settore tra cui Poggi. Milano e Genova rappresentano l’asse geografico sul quale Albini lascia la traccia più forte, progettando nel capoluogo lombardo la sistemazione delle stazioni della linea1 della Metropolitana (1962/63) insieme al grafico Bob Noorda e realizzando nella città ligure numerosi interventi urbanistici ed edilizi tra cui i Musei di Palazzo Bianco (1949/51), Palazzo Rosso (1952/62) e del Tesoro di San Lorenzo (1952/56). Per l’ampia attività culturale svolta, vengono conferiti a Franco Albini vari titoli; tra gli altri, membro dell’INU, del CIAM, dell’Accademia Ligustica di Genova, del MOMA di New York, dell’ADI, Accademico di S. Luca, membro della Fondazione Pagano e della Royal Society of Arts di Londra. Ottiene inoltre il conferimento di numerosi premi; tra gli altri il Premio La Rinascente – Compasso d’Oro per la progettazione della Sedia Luisa (1955), la Medaglia di Bronzo della Parson School di New York per il contributo dato all’Industrial Design (1956), il Premio Olivetti per l’Architettura (1957), Il Gran premio nazionale La Rinascente – Compasso d’Oro (1958), il Premio La Rinascente – Compasso d’Oro per l’allestimento della Linea 1 della Metropolitana Milanese (1964) ed il titolo di Royal Designer for Industry conferito dalla Royal Society of Arts di Londra (1971). In tutta la sua produzione, dagli interni di luoghi domestici alle opere di industrial design, fino ad arrivare agli allestimenti museali, Franco Albini garantisce sempre la presenza di coerenza logica, alta purezza espressiva e ampia moralità di misura etica e storica. Tra Architettura e Design, la produzione del Maestro Albini costituisce il fulcro dell’innovazione della cultura architettonica in Italia all’inizio del Novecento, per l’attenta operosità incentrata su creatività e rigore composito-costruttivo che esprime elevatissimi livelli estetici.